La malattia parodontale, questa sconosciuta.

L’argomento di oggi è la malattia parodontale detta anche “piorrea” che è una delle malattie più diffuse ma anche più sconosciute. Secondo le linee guida ministeriali per la promozione della salute orale e la SiDP la diffusione in Italia della parodontite ha raggiunto livelli allarmanti: più del 60% della popolazione in età adulta soffre di malattia parodontale e circa un 10-14% in uno stadio avanzato, con un aumento soprattutto nella fascia di età dai 35-44 anni.
Recentemente si è scoperta una forte correlazione con malattie sistemiche, in particolare malattie cardiovascolari, diabete, obesità, patologie polmonari e complicanze della gravidanza.
Come vi ho già più volte accennato il cavo orale è la porta d’ingresso al nostro organismo e la disseminazione batterica diretta o indiretta, cioè la sua stimolazione della risposta infiammatoria, rappresenta la base della relazione tra parodontite e malattie generali. 

La cosa essenziale da conoscere di questa malattia è che è una malattia batterica multifattoriale e cronico-degenerativa che colpisce, non il dente stesso, ma tutti i tessuti di supporto del dente:  gengiva, legamento parodontale e osso, con conseguente tragica perdita dell’elemento dentario.

La parodontite causa gravi menomazioni funzionali, fonatorie ed estetiche e sono la causa principale di perdita di denti negli adulti.
Come vi ho già spiegato qui la radice del dente è inserita nell’alveolo dentale. Per mantenere il dente in sito abbiamo il legamento parodontale, tessuto elastico e resistente,  e la gengiva.
Se i batteri che formano la placca e il tartaro stanno troppo tempo attorno al dente iniziano a creare danno ai tessuti di supporto del dente distruggendoli. La gengiva infiammata dall’attività batterica si può come scollare dal dente e formare una tasca parodontale o reagire con una contrazione e seguire l’osso e quindi dare luogo ad una recessione gengivale.
E’ molto importante sottolineare che il processo batterico è la causa principale ma ci sono molti fattori  che  fanno progredire e aggravare la situazione come il fumo, l’ereditarietà, la situazione sistemica e alcuni stati come la gravidanza e la menopausa.

Come posso sapere se ho la malattia parodontale?

Una delle caratteristiche della parodontite è l’essere subdola, infatti, finchè non siamo in uno stato avanzato difficilmente ci accorgiamo. È quindi molto importante conoscersi e ascoltarsi.

Se le mie gengive sanguinano, spontaneamente o allo spazzolamento, se ho spesso problemi di alitosi se osservo delle recessioni o degli arrossamenti del margine gengivale venite subito a farmi visita.

Guardatevi sempre allo specchio, non solo esteriormente ma anche all’interno della vostra bocca.
Conoscere approfonditamente il vostro cavo orale vi darà modo di anticipare e prevenire dei problemi che potrebbero, se trascurati crearvi grossi disagi, perdite di tempo e di denaro.

Una volta diagnosticata come posso curarla?

Come tutte le malattie multifattoriali è molto difficile curarla,  bisogna iniziare un percorso di igiene professionale e mantenimento, oltre ad un impegno costante nell’igiene domiciliare; solo così possiamo arrestare la sua progressione. 
​Più si prende in tempo più riusciamo a gestirla tra di noi; se è in stato avanzato avrò bisogno dell’aiuto dell’ odontoiatra che interverrà chirurgicamente. 

Prevenzione!
Questo è l’unico modo per combatterla; essere consapevoli di cos’è, conoscerla, eliminare i fattori di rischio come la scarsa igiene e il fumo; questo diminuisce in modo esponenziale il rischio di andare incontro alla malattia. Non bisogna rassegnarsi come hanno fatto i nostri nonni e i nostri genitori alla perdita dei denti inevitabile. Tranne in particolari eccezioni, la malattia parodontale è prevenibile con una costante cura di se stessi e un buon equilibrio. 

Bibliografia per saperne di più

http://www.sidp.it/media/ta6k5di.pdf
http://www.sidp.it/progetti/www.periomedicine.it/newserfile/1/7bfc49/RevisioneLetteraturaProgettoPeriomedicineSIdP.pdf
​http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1441_allegato.pdf
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